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Nucleo impianti idroelettrici Friuli

Gli impianti al servizio della transizione energetica

Generiamo energia rinnovabile dall’acqua del fiume Tagliamento

Con una potenza installata di 235 MW, gli impianti del Friuli raggruppano le centrali, le dighe e le opere di derivazione dello schema idroelettrico del bacino montano del Tagliamento e comprende l’impianto di Ampezzo con il grande lago di Sauris e l’impianto di Somplago, alimentato dal lago di Verzegnis. Sono presenti 3 dighe: la Diga della Maina (Lumiei a Sauris), la Diga del Novarza e la Diga dell’Ambiesta (Verzegnis). Gli impianti del Friuli rappresentano un esempio di utilizzazione idraulica di pregio perfettamente integrato nel territorio, con bacini di accumulo ad alto valore ambientale che garantiscono protezione idraulica del territorio ed un’elevata riserva idrica.

La produzione media annua complessiva degli impianti in Friuli è pari a circa 600 milioni di kWh pari al fabbisogno di oltre 200.000 famiglie.

2

Centrali

600GWh

Produzione media annua

200mila

Famiglie

A2A in Friuli Venezia Giulia: i nostri impianti idroelettrici

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  • L'innovazione
  • Come funziona
  • Località

Innovazioni e investimenti

A partire dal 2010 sono stati avviati importanti investimenti di efficientamento delle centrali di produzione: nell’arco di un decennio, infatti, sono stati sostituti tutti e 6 i gruppi di produzione elettrica. Analoghi investimenti sono stati avviati e sono in corso per l’efficientamento delle opere di presa, al fine sia di garantire una corretta derivazione, sia di garantire il buono stato degli alvei dei fiumi nelle aree di competenza. 

Attività di monitoraggio, pulizia e tenuta dei sentieri e delle aree di proprietà nei pressi delle opere disposte sul territorio garantiscono all’ambiente le migliori condizioni di sicurezza, sia per prevenzione del dissesto idrogeologico sia per il contenimento del rimboschimento.

Sono previste nei prossimi anni importanti opere di miglioramento sismico degli impianti, di efficientamento energetico e di manutenzioni straordinarie, per garantire sempre la miglior efficienza degli impianti e i massimi standard di sicurezza, per le persone, le comunità e l’ambiente.

Come funziona un impianto idroelettrico

Le nostre centrali idroelettriche

L’acqua disponibile nelle valli viene raccolta tramite un sistema costituito da opere di presa, canali e gallerie e, in alcuni casi, accumulata a monte di un bacino, formando un vero e proprio invaso artificiale.

Da qui partono le condotte forzate che convogliano l’acqua verso la centrale di produzione vera e propria, equipaggiata con macchinari elettromeccanici e moderni sistemi di automazione e controllo: 

  • le turbine, che trasformano l’energia idraulica in energia meccanica;
  • gli alternatori, che convertono l’energia meccanica in energia elettrica;
  • i trasformatori, che elevano la tensione della corrente per consentire il trasporto dell’energia a distanza con minori dissipazioni di energia.

Successivamente l’energia viene distribuita fino nelle nostre case. Ogni impianto idroelettrico è unico. Il sistema di raccolta e derivazione delle acque si adatta alla morfologia del territorio, dei versanti e degli ostacoli presenti lungo il percorso di canali e condotte, oltre alla disponibilità idrica. Non tutta l’acqua presente nei fiumi viene derivata: una parte rimane nel corso d’acqua per il mantenimento dell’ecosistema acquatico e del paesaggio.

I nostri impianti idroelettrici sono a deflusso regolato: sono caratterizzati della presenza di un bacino di monte che consente una regolazione della produzione settimanale (diga dell’Ambiesta) o stagionale (diga della Maina).
La presenza di un invaso consente quindi di accumulare una riserva di acqua che permette agli impianti idroelettrici di rispondere con flessibilità alle esigenze della rete elettrica, grazie alla produzione di energia pregiata perché programmabile.

Non solo, in periodi di siccità, ormai sempre più frequenti, gli impianti idroelettrici dotati di accumulo sono indispensabili e preziosi per supportare le esigenze potabili ed irrigue di valle. In periodi di grandi piogge, soprattutto concentrate in poco tempo, i nostri bacini possono anche, nei limiti dei volumi, esercitare una funzione di laminazione, diminuendo la pressione sul territorio.

Località dell'impianto

I nostri impianti sono costituiti da un complesso sistema di opere di presa (28), traverse (3), dighe (3), canali (oltre 70 km), centrali (3) che si snodano dal comune di Forni di Sopra sino al comune di Trasaghis, attraversando molti dei comuni della Carnia.

Gli impianti sono comunemente suddivisi in:

  • Alto Tagliamento, da Forni di Sopra alla Centrale di Ampezzo;
  • Medio Tagliamento, dalla traversa di Plan del Sac di Ampezzo alla centrale di Somplago, comprendendo anche tutto il sistema di opere di derivazione del fiume Degano e le opere di connessione (sifoni, ponti tubo e ponti canale).
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