Ulteriore riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto di 302 milioni di euro (-8% circa), che si attesta a 3.572 milioni di euro.
Il perdurare delle criticità del settore energia e gli effetti delle temperature elevate rilevate nei primi mesi dell’anno sono stati in parte compensati dalla crescita delle attività sul mercato dei titoli ambientali, dalle misure di efficienza operativa e dal migliore andamento della produzione idroelettrica che hanno consentito di limitare l’impatto sui risultati economico-finanziari del Gruppo (Ebitda pari a 551 milioni di euro, -9,7% rispetto al primo semestre 2013).
Milano, 31 Luglio 2014 – Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014.
Il semestre si è caratterizzato per il continuo peggioramento degli indicatori congiunturali, in particolare nel settore dell’energia elettrica. Rispetto al corrispondente periodo del 2013, i prezzi di mercato dell’energia sono scesi, nel semestre in esame, di 11 euro/MWh (-18%) mentre la domanda nazionale è risultata in calo del 3%.
Nonostante tale difficile contesto di mercato, la società ha conseguito un ulteriore calo dell’Indebitamento Netto di 302 milioni di euro.
La marginalità industriale, tenuto conto degli eventi climatici sfavorevoli registrati nel periodo in esame e dello stanziamento di oneri di mobilità per 9 milioni di euro relativi al nuovo accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali il 23 maggio 2014 per affrontare la situazione di crisi nel comparto della produzione elettrica, è sostanzialmente in linea con l’analogo periodo dell’anno precedente, grazie alla favorevole idraulicità in Italia, allo sforzo continuo sull’efficienza operativa e alla buona performance conseguita sui mercati dei titoli ambientali.
Il Margine Operativo Lordo è risultato pari a 551 milioni di euro (610 milioni di euro nel primo semestre 2013). La contrazione di 59 milioni di euro include gli effetti connessi alle alte temperature quantificabili in circa 27 milioni di euro, nonché quelli relativi alla minore idraulicità registrata in Montenegro (38 milioni di euro) e alla scadenza (da ottobre 2013) della convenzione CIP 6 sulle produzioni di energia elettrica del termovalorizzatore di Brescia per 17 milioni di euro.
Il risultato operativo netto del periodo è risultato pari a 302 milioni di euro (-8,5%), mentre l’utile netto si è attestato a 97 milioni di euro (-27,1%).
Nel corso del periodo la generazione di cassa netta è risultata positiva e pari a 302 milioni di euro, dopo investimenti per 124 milioni di euro e il pagamento di dividendi per 102 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta alla fine di giugno 2014 si è pertanto attestata a 3.572 milioni di euro (3.874 milioni di euro al 31 dicembre 2013).
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