Skip to contentSkip to bottom of the pageSkip to top of the page

Integrated waste cycle

Material and energy recovery from the circular perspective

From collection to the integrated management of waste, and then on to the recovery of material and energy; for us, this cycle is from the end to the beginning, with a strategic vision that centres on the safeguarding of the environment and applies the best technologies to ensure constant improvement in waste treatment activities.
In a virtuous cycle that transforms it into material or energy, waste becomes a resource.

The recovery of material prevents wastage, guarantees greater sustainability, enables a reduction in the consumption of raw materials and of energy, and in polluting emissions.

The recovery of energy, on the other hand, aims to achieve the maximum exploitation of waste when it is not possible to recover material. This energy recovery goes on in high-performance energy facilities with innovative flue gas filtering systems. These facilities offer numerous environmental advantages compared with landfilling, allowing the saving of both energy resources and the land itself. 

Adempimenti ARERA

  • Con la Delibera 363/2021/R/rif l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha introdotto, per gli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti dichiarati “aggiuntivi” ai sensi della medesima delibera, l’obbligo di pubblicare sul proprio sito internet i criteri principali alla base dell’individuazione dei corrispettivi di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e della forsu.

    Ottemperando all’art. 6 della Delibera 363/2021/R/rif, la Regione Lombardia, con Delibera di Giunta n. 5777/2021, ha dichiarato tutti gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati e della forsu lombardi come “aggiuntivi”, tenuto conto dell’autosufficienza impiantistica e della competitività che caratterizza il mercato lombardo e riservando la possibilità di rivedere tale disposto in sede di aggiornamento biennale delle tariffe, a seguito dell’eventuale modificarsi delle condizioni di mercato e dell’adozione del Piano Nazionale di Gestione Rifiuti.

    Ne consegue che, ai sensi dell’art. 24 della Delibera 363/2021/R/rif, A2A Ambiente in qualità di gestore di impianti di chiusura del ciclo “aggiuntivi”, è tenuta ad applicare condizioni di conferimento non discriminatorie, in conformità con la normativa vigente, e a rendere noti i criteri principali alla base della individuazione dei corrispettivi di accesso. Per quel che riguarda i principali criteri di definizione dei corrispettivi di accesso, possono essere principalmente ricondotti ai seguenti elementi:

    • Durata e Quantità contrattuali: i corrispettivi applicati tengono conto della durata contrattuale – ovvero del periodo di tempo per cui il conferitore richiede il servizio di trattamento dei rifiuti – nonché della periodicità dei carichi – inteso nel senso della numerosità dei conferimenti – e delle quantità conferite – complessive e nei diversi periodi;
    • Caratteristiche dei rifiuti da smaltire: i corrispettivi applicati possono variare in funzione della qualità e delle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti trattati – in particolare il potere calorifico – che possono determinare eventuali specifici trattamenti aggiuntivi, con maggiori o minori scarti e scorie a valle, oltre ad impattare sulla capacità massima degli impianti espressa in termini di carico termico;
    • Full cost recovery: i corrispettivi di accesso applicati devono, complessivamente, garantire la copertura integrale dei costi e l’equilibrio economico finanziario, anche su un orizzonte pluriennale dell’impianto e della sua gestione;
    • Analisi e valutazioni di mercato: i corrispettivi applicati tengono conto del trend dei prezzi osservati sul mercato – oltre che dell’inflazione – e previsto a tendere per le tipologie i rifiuti interessate.

    Queste informazioni, insieme alle altre, saranno valutate anche in relazione alla residua capacità disponibile dell’impianto al momento della richiesta del servizio di trattamento nonché ad elementi volti a considerare la complessiva affidabilità del conferente.

    Da ultimo, si segnala che, in sede di fatturazione ai soggetti conferenti, ai sensi dell’art. 24 della Delibera 363/2021/R/rif, A2A Ambiente è tenuta ad applicare, per l’accesso alle discariche, la componente perequativa ambientale (𝐶𝑠𝑚𝑎𝑙), da definirsi con successivo provvedimento ARERA.

Skip to top of the page