L’impianto è autorizzato al trattamento fino a 60.000 t/a di rifiuto organico (FORSU e rifiuti agroalimentari), oltre che reflui zootecnici e sottoprodotti. Queste matrici vengono codigerite all’interno di digestori anaerobici al fine di produrre biogas e digestato. Il biogas viene sia inviato a moduli di cogenerazione, con recupero di energia termica ed elettrica, che ad un impianto di upgrading per la produzione di biometano da immettere nella rete di trasporto del gas naturale.
Il digestato, invece, viene recuperato in agricoltura mediante spandimento diretto sui terreni.
Il residuo prodotto dalla lavorazione del rifiuto organico, inoltre, è idoneo al trattamento sia in impianti di termovalorizzazione, quindi con recupero di energia, sia in impianti di compostaggio, con ulteriore recupero di materia organica.
La FORSU derivante dalla raccolta differenziata del territorio circostante l’impianto viene qui convogliata e trattata, riducendo quindi al minimo gli impatti derivanti dal trasporto del rifiuto.
La lavorazione del rifiuto organico è del tipo ad umido. Ovvero, avviene uno spappolamento meccanico del rifiuto all’interno di un macchinario in cui, con l’aggiunta di acqua di processo e tramite l’azione di un’elica con corpi spappolanti, viene prodotta una sospensione organica che viene successivamente trattata ed inviata a digestione anaerobica.
All’interno dei digestori, inoltre, vengono alimentate le altre matrici autorizzate, ovvero reflui zootecnici (bovini e suini), sottoprodotti da attività alimentari e matrici cellulosiche di origine non alimentare
Rifiuto organico trattato
Biometano prodotto
Digestato recuperabile in agricoltura
Potenza elettrica installata (2 cogeneratori da 836 kW ciascuno)
Una caratteristica principale dell’impianto è che i flussi di liquami e digestato da e verso i centri aziendali,facenti riferimento agli agricoltori in questione, sono realizzati mediante tubazioni interrate e sistemi di pompaggio. Tutto viene quindi trasferito senza l’impiego di mezzi gommati.
L’impianto è sito in Castelleone (CR), via S.P. 415, km 42 (ex S.S. Paullese).
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