Il termovalorizzatore di Acerra, che si trova nell’area industriale del Comune, è un impianto che recupera e trasforma in elettricità l’energia contenuta nei rifiuti non riciclabili come materia.
L’impianto, di proprietà della Regione Campania e da noi gestito a partire dal 2010, è stato progettato e realizzato utilizzando le migliori tecnologie disponibili per assicurare la massima valorizzazione del rifiuto assieme alla migliore protezione ambientale.
Il termovalorizzatore tratta annualmente più di 700.000 tonnellate di rifiuti, tra cui prevalentemente quelli solidi urbani indifferenziati residuali dalla raccolta differenziata in uscita dagli impianti S.T.I.R. (Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti) della Regione Campania.
Il recupero dei rifiuti nell’impianto permette un risparmio di combustibili fossili pari a 107.000 tonnellate equivalenti di petrolio (tep), ed evita quindi l’emissione in atmosfera di circa 238.000 tonnellate di CO2 equivalente rispetto allo scenario emissivo del conferimento in discarica: un risultato ottenibile con la riforestazione di circa 3.800 ettari di superficie (pari ad oltre 5.500 campi da calcio).
L’impianto è costituito da tre linee per la termovalorizzazione dei rifiuti indipendenti tra loro.
I rifiuti vengono conferiti al termovalorizzatore e scaricati nella vasca di raccolta e miscelazione, dalla quale vengono poi caricati per il loro recupero energetico nelle caldaie delle tre linee di combustione, la cui temperatura è regolata a circa 1.000 gradi.
Il calore prodotto dalla combustione genera vapore ad alta pressione, che viene immesso in un turbogeneratore per la produzione di energia elettrica.
I fumi in uscita dalla caldaia vengono convogliati nella sezione di depurazione per il trattamento prima della successiva emissione in atmosfera. Il controllo delle emissioni avviene tramite un doppio sistema di monitoraggio continuo e attraverso analisi periodiche affidate a laboratori esterni certificati.
Il termovalorizzatore è stato realizzato e viene gestito utilizzando le Migliori Tecniche Disponibili (Best Available Techniques - BAT), per garantire la massima tutela dell’ambiente nell’ottica della chiusura virtuosa del ciclo di gestione dei rifiuti.
Dal processo di combustione dei rifiuti si originano sia residui inerti di combustione, che si depositano sul fondo griglia delle caldaie (inviate a recupero di materia in impianti dedicati in cui viene separata la frazione ferrosa, quella non ferrosa, e la frazione residua per il suo utilizzo in edilizia), sia residui derivanti dal trattamento fumi, avviati a recupero o smaltimento, ad esempio come riempimento nelle miniere di salgemma.
L’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) effettua verifiche e controlli ai sistemi di rilevamento e conduce in autonomia misurazioni con propria strumentazione.
Il termovalorizzatore di Acerra ha ottenuto la certificazione ISO 9001, riguardante l’efficacia e l’efficienza dei processi di trattamento rifiuti e recupero energetico dagli stessi, la certificazione ISO 14001 relativamente alle prassi operative attuate nel termovalorizzatore per il miglioramento continuo delle sue prestazioni ambientali; inoltre, per rafforzare il proprio impegno ambientale ha ottenuto la Registrazione EMAS dal 2014, dimostrando il costante impegno nel rispetto dell’ambiente e della normativa applicabile.
Tra i requisiti EMAS rientra la redazione annuale della Dichiarazione Ambientale: uno strumento di comunicazione e di interazione con i cittadini, gli amministratori locali e tutte le parti interessate per diffondere e condividere l’impegno verso il raggiungimento delle proprie prestazioni ambientali, con costanti obiettivi di miglioramento continuo.
Inoltre, insieme a tutti gli altri nostri impianti, il termovalorizzatore di Acerra ha implementato e mantiene attiva la certificazione ISO 45001, per la riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori interni ed esterni che operano presso gli impianti.
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