Quando pensiamo a Brescia, spesso le prime cose che ci vengono in mente sono le industrie e il commercio. Poi pensiamo alla natura che la circonda, dalle montagne ai laghi, quei bacini che da secoli forniscono alla città e alla sua provincia una risorsa fondamentale per la vita: l’acqua.
Un elemento con il quale la città vanta una lunghissima storia.
Già ai tempi dei romani, era conosciuta come “la città delle mille fontane”: solo Roma deteneva lo scettro di maggior numero di fontane presenti in città. Ma l’antica Brixia veniva subito dopo, ricca di punti di rifornimento sia pubblici – presenti in ogni piazza – sia privati, all’interno delle corti dei palazzi. Con il passare dei secoli, infrastrutture sempre più importanti sono state realizzate per distribuire alla città – e, piano piano mentre Brescia cresceva, anche fuori dalle antiche mura – questo bene prezioso. Pensiamo, per esempio, al periodo intorno al 770, quando il re longobardo Desiderio decise di ristrutturare l’acquedotto cittadino, portando acqua fino al monastero di San Salvatore, fondato da lui e la moglie, Ansa, nel 753. O, più recentemente, agli anni tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando è stata costruita una nuova condotta idrica di circa 3,6 km per trasportare l’acqua sempre più lontano dalla fonte di Mompiano. Di storie come queste ce ne sono tante, per la maggiore parte sconosciute ai cittadini. Come è spesso sconosciuto il cosiddetto ciclo dell’acqua, quel percorso che parte dalla fonte per arrivare alle case fino alla depurazione delle acque reflue e il loro rilascio – una volta ripristinate – nell’ambiente.
Un ciclo virtuoso, perfetto. Per raccontarlo, noi di A2A – insieme al Comune di Brescia – abbiamo realizzato la “Ciclabile dell’Acqua”, un itinerario di 10 tappe da percorrere in bicicletta che attraversa la Leonessa, portando a punti strategici del ciclo dell’acqua. Una passeggiata a due ruote che parte dalla fonte di Mompiano - che soddisfa la richiesta idrica di circa 200mila cittadini – attraversa la città e arriva a termine corsa al depuratore di Verziano, pochi chilometri a sud.
Alla base del progetto c’è il desiderio di promuovere una maggiore consapevolezza nei confronti di una risorsa preziosa qual è l’acqua e di contribuire a una più approfondita conoscenza delle diverse fasi del ciclo idrico integrato, ovvero acquedotto, distribuzione e depurazione. L’itinerario è composto da diverse tratte di piste ciclabili esistenti, o di recente istituzione, per una lunghezza complessiva di circa 20 km ed è facilmente riconoscibile grazie all’introduzione di una nuova segnaletica verticale, dedicata all’indirizzamento delle piste ciclabili cittadine.
Lungo il percorso, ognuna delle 10 tappe ospita una palina con l’indicazione del percorso, la posizione in cui ci si trova e un QR code che riporta a un mini sito dedicato, dove i più curiosi potranno trovare informazioni tecniche e storiche sull’impianto, sulla sua funzione e sull’importanza all’interno del ciclo. Ad esempio negli impianti di trattamento, dove avvengono le fasi di depurazione, vengono trattati 32 milioni di metri cubi d’acqua. Il tutto corredato da materiali fotografici e video, che contribuiranno a fare vivere una esperienza immersiva all’interno degli impianti.
L’abbinamento al percorso di un gioco “ContaLaGoccia” con domande legate ai temi dell’acqua, fornirà a ciascun partecipante un punteggio basato sul livello di consapevolezza e attenzione alla sostenibilità.
Con il progetto “Ciclabile dell’Acqua”, dunque, abbiamo voluto creare un percorso didattico che promuovesse la conoscenza del Servizio Idrico Integrato, favorendo l’utilizzo della bicicletta come mezzo di mobilità sostenibile. Ora tocca a voi andare alla scoperta.
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