Modello integrato
Implementazione di un modello integrato per la determinazione della qualità dei fanghi basato su un Indice Tossicologico con la definizione di 9 classi di qualità
Ogni anno sono trattate in Lombardia circa 1.000.000 t di fanghi da impianti di depurazione delle acque civili e industriali che servono circa 15 milioni di abitanti.
Tuttavia i fanghi contengono numerose sostanze potenzialmente dannose per la salute e per l’ambiente, alcune delle quali inquinanti emergenti dagli effetti sconosciuti, che si possono accumulare nell’ambiente ed, in alcuni casi, essere oggetto di uptake nella filiera umana.
In attesa di una loro regolamentazione, dobbiamo comunque procedere alla valutazione di soluzioni adeguate per garantire il rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Il progetto FANGHI, nato all’insegna dell’economia circolare, ha permesso la sperimentazione e validazione di nuove tecnologie di trattamento dei fanghi di depurazione per ottimizzarne la gestione e per valutarne l’utilizzo come fertilizzante in agricoltura o come combustibile da valorizzare energeticamente.
Di fondamentale importanza nel progetto è stata la valutazione dell’impatto sanitario e ambientale delle differenti strategie di impiego dei fanghi.
I dati ottenuti sono stati modellizzati per produrre una metodologia che permette di definire la qualità dei fanghi in uscita dai depuratori.
Nel campo della gestione sostenibile e del trattamento dei reflui urbani, sono state sperimentate diverse tecnologie per la determinazione e la rimozione dei composti persistenti (perfluorurati o PFAS) e testate diverse tecnologie di pre-trattamento necessarie per la combustione (essiccazione, bioessiccazione e hydrothermal carbonization o HTC).
La valorizzazione energetica è stata successivamente sperimentata in impianti che permettono la co-combustione di fanghi e rifiuti solidi urbani e in impianti che prevedono la mono-combustione di soli fanghi al fine di ottimizzare il processo. In questo modo si assicura un’alta efficienza di produzione di energia e calore mantenendo invariate le emissioni, analizzate tramite tecnologie innovative di monitoraggio in continuo.
I residui di combustione sono stati trattati per il recupero di elementi essenziali, come il fosforo utilizzabile come fertilizzante in agricoltura, e per la produzione di materiali inertizzati impiegabili in ambito edile.
partner coinvolti
di sperimentazione
ricercatori nel team
investiti nel progetto
Implementazione di un modello integrato per la determinazione della qualità dei fanghi basato su un Indice Tossicologico con la definizione di 9 classi di qualità
Ottimizzazione di sistemi di essiccazione, con l’ottenimento di una riduzione dei fanghi pari a 5 volte il peso iniziale.
Studio della valorizzazione energetica dei fanghi, fino al raggiungimento dell’autosostentamento energetico del processo.
Test di nuovi prototipi per il monitoraggio delle emissioni da camino (metalli, composti organici e mercurio).
Sviluppo di un processo di estrazione fosforo dalle ceneri di combustione dei fanghi, che permette di ottenere una soluzione paragonabile ai fertilizzanti commerciali.
Nel progetto, la valorizzazione dei fanghi è stata studiata in un’ottica di circolarità e sostenibilità, per fornire delle alternative complementari valide all’utilizzo agricolo. I fanghi sono stati pretrattati e impiegati in processi di combustione recuperando energia ed elementi naturali preziosi per l’agricoltura.
Risorse utili
Servizi e impianti